
Importanti cambiamenti in vista per la PA. Al Senato è stato infatti approvato, in via definitiva, il decreto che cambia numerosi aspetti della Pubblica Amministrazione. Si tratta di ben 22 articoli, che vanno ad apportare modifiche tecniche rilevanti soprattutto nei comparti riguardanti il personale, come il reclutamento e le graduatorie, oltre che le regole di svolgimento dei procedimenti concorsuali.
Ma in questo caso voglio soffermarmi in particolare su un aspetto, che è rilevante in special modo per la mia categoria professionale. Il Decreto, infatti, istituisce la figura del Social Media e Digital Manager, professionista che svolgerà un ruolo chiave di punto di collegamento tra i cittadini e una pubblica amministrazione sempre più rivolta al digitale.
Ma di cosa si occuperà nello specifico questa figura? Di quello che ci occupiamo da sempre noi Social Media Manager, ma ovviamente in un ruolo declinato specificamente per la PA. È un riconoscimento importante non solo per l’attestazione dell’effettiva esistenza di una professione già esistente da anni, anche nel settore pubblico, ma soprattutto perché segna un passaggio definitivo importante. Quale? Il fatto che, per la gestione dei social media e della comunicazione digitale via social in generale, è riconosciuta come necessaria una figura apposita, non il dipendente che “lo fa perché smanetta con lo smartphone”. Inoltre, istituzionalizzando una figura specifica, si certifica automaticamente l’importanza, data per scontata soprattutto dai cittadini, ma forse meno dalle Istituzioni, della comunicazione istituzionale sui social media. Comunicazione istituzionale che, ovviamente, raggruppa anche tutti quei contenuti, ormai abituali anche nella PA, che vanno dal semplice post informativo alla campagna virale tematica.
Come professionista che non ha praticamente mai collaborato, direttamente, con la Pubblica Amministrazione, sono contento che sia stato fatto un passo avanti per l’intera categoria, anche se stiamo parlando del 2025. Restano da capire i risvolti pratici di questa innovazione (quanti enti e amministrazioni se ne doteranno davvero?), ma è comunque un traguardo in più.
Certo è che le innovazioni più recenti, come la sempre maggiore pervasività dell’AI a tutti i livelli di produzione digitale, rappresenteranno una sfida in più per l’intera nostra categoria professionale, una sfida che, come membro dell’Associazione Nazionale Social Media Manager, sono determinato ad affrontare.