
Ci tengo a precisarlo subito: nessun cliente è stato maltrattato per scrivere questo articolo. Ma il mondo è un luogo duro ed è giusto riconoscerlo. Spesso ci sentiamo tristi o incapaci non perché facciamo qualcosa di realmente sbagliato, ma perché reagiamo a come ci trattano gli altri. Ecco dunque una mini-compilation di 5 tipologie di clienti che si possono incontrare facilmente sulla strada e da cui è bene aspettarsi dei comportamenti tipici. Una volta imparato a schivare i proiettili (i fan di TikTok li chiamerebbero “redflag”), sarà sicuramente più facile riconoscere cosa lasciar andare e chi tenersi stretto.
Il fantasma
Il cliente più temuto, quello che non ti risponde mai e ti ghosta per intere settimane. La domanda, a un certo punto, sorge spontanea: perché mi ha chiamato per lavorare? Qui serve una buonissima dose di inventiva e non dovete temere il pericolo, perché praticamente ogni cosa che farete sarà sottoposta al vaglio silenzioso del fantasma… naturalmente, senza un feedback. L’unico che riceverete sarà quando sbaglierete, forse, ma solo se il fantasma non deciderà di fare da sé e cominciare a modificare o rimuovere i vostri post dopo la pubblicazione. Potreste anche scoprire che, nel frattempo, ha assunto qualcun altro in vostra vece o cambiato il nome all’azienda senza dirvelo. In quel caso, scappate a gambe levate: non c’è futuro per voi.
L'assenteista
Altrimenti detto “l’indeciso”: sulla carta, infatti, vi lascerà molta libertà, appoggiando le vostre idee e tirando fuori dal cilindro proposte interessanti… per poi bloccare tutto a un passo dalla pubblicazione. In quel momento comincerà a essere vago o addirittura a scomparire, lasciandovi nell’oblio di decidere se procedere in solitaria o meno. Le sue motivazioni sono spesso personali (paura del giudizio altrui, insicurezza sugli eventi futuri, precisa volontà di non fare promesse, generico disinteresse) e dunque non le condividerà con voi. L’unica soluzione possibile, dopo due o tre solleciti, è fischiettare e girarvi dall’altra parte come se nulla fosse successo. È esattamente ciò che ci si aspetta da voi. Ricordatevi, però, di segnare le ore di lavoro, sempre e comunque.
L'esperto
Si potrebbe anche definire “l’uomo azienda”. È la fusione tra due o più tipologie, spesso tutte, con i lati positivi e negativi che esse comportano. Che possieda una società o meno, il cliente di questa categoria si sente a capo del mondo: non ti contatta perché non sa fare le cose, ma solo perché non ha tempo. Non gli vanno bene le tue cose perché sei bravo, ma solo perché lui le ha approvate prima. Non ti ha chiamato per il tuo curriculum, ma solo perché vuole farti capire come scalare la vita. Alterna momenti di entusiasmo a sparizioni di mesi, in un crogiolo di contraddizioni evidenti. Se è davvero a capo di una grande azienda, è probabile che non ci abbiate mai a che fare; in caso contrario, tutto quello che ha costruito è destinato a fallire in poco tempo (non per colpa sua, ça va sans dire).
Il passivo
È il tipo di cliente che ha bisogno di te, lo sa, ne usufruisce e non ha altro da aggiungere. Con il passivo non sarà necessario mettersi d’accordo su ogni virgola, anzi avrete campo libero su qualsiasi cosa. Fin troppo. Vi verranno forniti solo i materiali strettamente necessari, non discuterete mai di idee o strategie: sarà tutto a carico vostro. Challenge interessante o compitino da casa? Dovrete deciderlo voi. Intanto avrete il pagamento assicurato (e non è poco).
L'entusiasta
Con questa tipologia di cliente bisogna imparare a saltellare sul ring. L’entusiasta vi farà un sacco di complimenti, vi seguirà in tutte le iniziative, probabilmente diventerà anche vostro amico, ma attenzione: non vi prenderà sul serio facilmente. Proprio in virtù del suo essere amichevole, l’entusiasta sarà più propenso a considerarvi un’estensione di se stesso che un professionista vero. È dunque probabile che sia un cliente esigente, con cui passerete ore al telefono (non sempre a scopi lavorativi) e che metterà a dura prova la vostra pazienza. Per quanto possa essere impegnativo, l’entusiasta è comunque un cliente stimolante e, se riuscirete a prendergli le misure, probabilmente anche molto fedele.